La spesa della salute: cosa non comprare mai al supermercato

La corretta alimentazione comincia con la spesa. È, infatti, a partire dalla spesa che puoi fare quelle scelte consapevoli che ti permettono di nutrirti in modo corretto.
È facile intuire come mai il supermercato possa tenderti delle trappole inducendoti ad acquistare prodotti. La stessa disposizione negli scaffali è tutta orientata a farti acquistare in modo impulsivo anziché operare delle scelte consapevoli.

Cosa comporta questo atteggiamento?
• Acquistando di getto al supermercato sulla base di ciò che si trova sugli scafali, in bella esposizione, si finisce col comprare prodotti attrattivi, di facile consumo, ricchi di zuccheri e grassi saturi, che risultano molto deleteri per la propria salute.
• Comperando sul modello del carrello pieno, si spendono molti più soldi del necessario.

Come il supermercato ti condiziona a comprare male
Quella che a te potrebbe sembrare una collocazione casuale dei prodotti, è in realtà il frutto di decenni di esperienze scientificamente provate, che hanno l’unico scopo di indurre il consumatore a comprare determinati prodotti e in maggiore quantità. Anche e soprattutto quando non servono. Infatti, gli acquisti al supermercato non fanno leva sul bisogno o sulla necessità, quanto più sul desiderio di possesso.
È per questo motivo che i beni di prima necessità quasi sempre si trovano in fondo o comunque non sono mai messi in evidenza: l’acqua, le uova, il latte. Il consumatore li acquisterebbe comunque.
Uno studio ha dimostrato che al supermercato, dopo 30 minuti tra gli scaffali, il consumatore smette di fare acquisti razionali per abbandonarsi a risposte emotive. In pratica, anziché andare via dopo essersi assicurati il necessario, che si cerca e si mette nel carrello per prima, si rimane ad acquistare beni che non servono, ma sono in più.
La disposizione dei prodotti poi è fatta in modo da premiare quelli più costosi, in genere collocati da metà in su negli scaffali, mentre in basso, praticamente sul pavimento, ci sono i prodotti meno costosi. I primi sono dunque a contatto visivo e facili da prendere, i secondi sono quasi nascosti e richiedono uno sforzo per afferrarli.
La disposizione degli alimentari segue questo principio, con la differenza che le presunte virtù di alcuni cibi (0 grassi, 0 zuccheri) vengono fatte pagare più care.

Come non farsi fregare e comprare bene
Come possiamo districarci in questo mondo dove il cibo è considerato come merce e quindi segue le regole del mercato e del profitto più che della salute pubblica, e dove il marketing orienta e influenza le scelte del consumatore ben al di là del contenuto e della qualità di un prodotto?
1. Il primo consiglio è proprio quello di fare la lista e farla a mano e attenersi ad essa. Facendo la lista andrai a comprare quello che ti serve, anziché lasciarti guidare dalle suggestioni degli scaffali. Prima di compilare la lista osserva quello che ti manca o che ti serve.
2. Mai andare a far la spesa quando si ha fame, quindi in prossimità dell’ora di pranzo o dell’ora di cena. Il supermarket sfrutta proprio questo elemento di debolezza per strapparti l’acquisto di snack costosi e malsani, bevande gasate e stuzzichini di ogni tipo.
3. In genere si fa la spesa nel primo giorno libero del fine settimana, ad esempio il venerdì sera oppure il sabato mattina o ancora il giorno successivo. È normale: ma il supermercato “lo sa” e tenta di rifilarti offerte di tutti tipi con volantini e spot televisivi. Inoltre, il weekend è perfetto per rilassarsi sul divano e mangiare cibo spazzatura.
4. Non basarti sulle confezioni. Alla base di queste ci sono studi che ti inducono a scegliere un prodotto al posto di un altro. Per esempio, la dicitura “integrale” viene usata anche per prodotti che non sono del tutto integrali, così come l’attributo “light” viene dato a cibi poveri di grassi ma ricchi invece di zuccheri.
5. Leggi invece le etichette: gli ingredienti e il contenuto purtroppo sono scritti in piccolo, ma in alcune catene di supermercati si trovano le lenti di ingrandimento.
6. Mangia il cibo meno elaborato possibile. Infatti, meno è elaborato un alimento, e quindi più vicino si presenta al suo stato naturale, e più conserva intatti i suoi nutrienti.
7. Evita gli additivi. Leggere attentamente le etichette serve anche a sapere quanti e quali additivi sono contenuti nei prodotti. Gli additivi alimentari sono un’ampia classe di sostanze naturali o di sintesi che vengono aggiunte agli alimenti per prolungarne la conservazione o per migliorarne le caratteristiche organolettiche o semplicemente per potenziarne il gusto. Alcuni di questi additivi non sono salutari come lo sciroppo di mais ad alta concentrazione di fruttosio, i grassi idrogenati o parzialmente idrogenati e i dolcificanti.
8. Evita ingredienti “funzionali”. Gli alimenti funzionali sono cibi che contengono concentrazioni più elevati di nutrienti dalle comprovate proprietà benefiche, come nel caso delle crucifere o del tè verde. Alcune volte, però, certi cibi artificiali elaborati vengono venduti per “funzionali” e quindi per salutari, ma non bisogna lasciarsi trarre in inganno. Infatti, non significa che caramelle, merendine o biscotti confezionati a cui vengono aggiunti vitamine o sali minerali siano sani perché comunque conterranno un eccessivo carico di zuccheri oltre che, magari, diversi additivi (per dire: una caramella alla menta non ha le proprietà della menta).
9. Non comprare cibo spazzatura offerto in quantità industriali. Spesso le offerte sono a quantità: il costo della birra per un’intera cassa di lattine o di bottiglie sembra conveniente, finché non ti rendi conto che avendone di più in casa ne consumerai di più, spendendo come minimo la stessa somma pre-offerta.
10. Non fare scorte di alimenti facilmente deperibili che conti di consumare entro un lasso di tempo accettabile. Questo perché comunque devi avere una dieta sana e salutare, basata sulla variazione degli alimenti. Lo spreco si combatte con un approccio basato sul benessere.

Approfondire richiede tempo, pazienza, attenzione, ma ripaga in termini di salute personale e familiare.
Orientati su cibi sani: la loro forza non sta solo nel gusto e nell’equilibrio, ma anche nel fatto che contribuiscono a potenziare il tuo organismo, mettendoti al riparo dalle malattie legate a uno stile di vita malsano.