fbpx
CALL : +39 328 2951560

Circonferenze e Plicometria

Home » Servizi » Circonferenze e Plicometria

Circonferenze e Plicometria

Il Peso, da solo, non è un buon parametro per valutare l’andamento di un percorso di dimagrimento. Il peso corporeo non è altro che la sommatoria dei vari compartimenti corporei soggetti a variazioni: muscoli, acqua e grasso.

La bilancia non è un indicatore della perdita di grasso corporeo. Un aumento o diminuzione di peso possono essere eventi positivi o svantaggiosi a seconda di quale sia il compartimento corporeo oggetto della variazione (muscolo, grasso o liquidi).

La misurazione del peso e il calcolo dell’Indice di Massa Corporea (BMI),consentono solo una stima generica dell’adiposità totale, e non consentono, di capire per esempio in caso di dimagrimento se il soggetto stia perdendomassa grassa, acqua o massa muscolare, parametri che invece la la plicometriaconsente di determinare.

In particolare, la plicometria attraverso la misurazione delle pliche determina la quantità di grasso corporeo, in quanto presuppone che lo spessore del grasso sottocutaneo sia proporzionale al grasso corporeo totale e che le posizioni scelte siano rappresentative dello spessore medio del tessuto sottocutaneo.

Le pliche possono essere utilizzate:

  1. Come indicatori di adiposità,
  2. Per il calcolo delle aree muscolo-adipose degli arti,
  3. Come indicatori del rischio di malattia,
  4. Per la predizione della massa grassa.

Le circonferenze sono indicatori delle dimensioni trasversali dei segmenti corporei.

Le circonferenze possono essere utilizzate:

  1. Come indicatori della distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo,
  2. Per il calcolo delle aree muscolo-adipose degli arti,
  3. Come indicatori del rischio di malattia,
  4. Per la predizione della massa grassa.

Le circonferenze più utilizzate nella pratica clinica sono la circonferenza della vita e la circonferenza del braccio.

In particolare, la circonferenza addominale, assume un significato diverso in relazione all’età ed al sesso dell’esaminato. Per un individuo adulto:

  • valori superiori a 94 cm nell’uomo e ad 80 cm nella donna sono indice di obesità viscerale e si associano ad un “rischio cardiovascolare moderato”
  • Valori superiori a 102 cm nell’uomo e ad 88 cm nella donna sono associati ad un “rischio cardiovascolare accentuato”

Inoltre è ampiamente dimostrato che i soggetti affetti da obesità centrale presentano una minore sensibilità agli effetti dell’insulina, il che può portare a una condizione detta di “resistenza insulinica”, che a sua volta aumenta il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Poiché chi è affetto da diabete di tipo 2 soffre già di una ridotta sensibilità all’insulina, se i vostri chili di troppo si concentrano sul girovita è bene correre ai ripari. Non occorre somigliare davvero a una mela per essere a rischio.